Il Macramè è la mia fascinazione. Ho cominciato circa due anni fa con i primi nodi ed ho scoperto una pratica creativa sconfinata.

Il Macramè è una antica tecnica manuale di annodatura. Il termine Macrame deriva dall’ arabo migramah (frangia per guarnizione), da cui vengono anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama (asciugamano o fazzoletto). Gli antichi artigiani usavano questa tecnica per rifinire i bordi dei tessuti a mano, annodando i fili in eccedenza a conclusione del lavoro.

I Mori portarono questo usanza in Spagna, poi arrivò in Italia (specialmente in Liguria) e poi si diffuse in Europa e nel resto del mondo.

Con il Macramè si possono realizzare tantissime cose: tessuti, oggetti per la casa, borse, cinture e gioielli.

Io amo in special modo il micro Macramè  e la realizzazione di gioielli con filati di spessore fino ad 1mm. E a volte mi cimento anche con le borse.

Questa pratica aiuta a rilassarmi, mi fa entrare nel FLOW.

Avete letto il libro ‘Flow’ di Mihaly Csikszentmihalyi?  Descrive come chiunque, dagli artisti ai lavoratori con mansioni ripetitive, possa entrare in uno stato di gratificazione costruttiva rimanendo intrappolato nel “flusso”.

La realizzazione creativa del Macrame mi gratifica e mi dà una nuova percezione del tempo. Il tempo ora non passa solamente, ma costruisce, sviluppa, fluisce, annoda …